PercorsoVitale

SOGNI AD OCCHI APERTI ..., quelli che ci sostengono nel cammino ...

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simonateatro
icon12  view post Posted on 17/12/2009, 16:24




Scrivete i vostri sogni ...
i vostri desideri più o meno realizzabili ...
... CHISSA' CHE NON PORTI FORTUNA!
 
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Davisbianco2
view post Posted on 17/12/2009, 18:30




oh sì, anch'io sogno moltissimo, mi perdo nei sogni, fra i sogni, veleggio leggiadro nelle nuvolette sognante.....ma i miei sogni non si possono raccontare....:-( sono porno/hard/maso....:javascript:;

:D :D prova
 
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fioccodneve
view post Posted on 24/12/2009, 16:50




Il mio sogno è scrivere...per sempre...
e diventerà realtà perchè io inizio a crederci veramente...

:wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
 
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simonateatro
icon6  view post Posted on 24/12/2009, 21:21




Non solo lo diverrà, lo è già!!!
:wub:
che la forza sia con te! :D
 
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simonateatro
view post Posted on 27/12/2009, 19:17




sogno un luogo accessibile dove il teatro, la musica, l'arte in genere siano fruibili da tante persone... ;)
 
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fioccodneve
view post Posted on 29/12/2009, 15:05





Credo nella vita anche quando sento di morire.

Credo nell’amore anche quando non lo provo.

Credo nei pensieri anche quando sono tristi.

Credo nel sole, anche quando non splende.

Credo nei sogni anche quando al risveglio non mi ricordo il contenuto.

Credere...Sognare...Vibrare...


Manu
 
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simonateatro
view post Posted on 29/12/2009, 15:20




CITAZIONE (fioccodneve @ 29/12/2009, 15:05)



Credere...Sognare...Vibrare...


Manu

... E' questo che ci ricorda che siamo VIVI!!!
 
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Cosimo Monari
view post Posted on 16/2/2011, 13:31




Mettevo qui di seguito la seconda versione della prefazione a un racconto che mai pubblicherò:

Io non mi fido di chi parla dei sogni. Faccio fatica. Magari poi mi sbaglio, magari chi ne parla ha piena coscienza di ciò che vuole dire, ci ha pensato, ci ha riflettuto. Magari no. E’ tutto così caotico.
“Io credo nei sogni”. Che vuoi dire? Io credo nell’analisi freudiana? Io credo nei sogni premonitori? Io credo in un mondo migliore? Io credo ai desideri di felicità? Io credo a ciò che non esiste? Io credo nelle mete della vita? Io credo alle illusioni? Io credo? Io? ?
“Io credo nei sogni”. Sei uno psicanalista? Sei un cantante di quelli che ti vogliono mostrare che hanno capito tutto della vita mentre poi…? Sei un idiota? Sei una persona piena di speranza? Sei un perdente? Sei un credente? Sei un divinatore? Sei uno che vive al di fuori della realtà? Sei uno che la realtà la vuole cambiare? Sei uno con percezioni extrasensoriali? Sei? Cinque? Quattro? Tre? Due? Uno? Zero.
“Io credo nei sogni” “Anch’io! L’altro giorno ho sognato che trovavo venti euro per terra, e la mattina ho trovato venti centesimi!” “No, non intendevo quello!” “Ah… no, io sono più con i piedi per terra, non mi perdo nelle mie fantasie…” “Ma noooo!! Non intendevo neppure quello!” “Ah… non mi dire che sei un giovane rivoluzionario che crede di poter far diventare il mondo uno di quei posti dove sono tutti uguali? Dai, quelle robe sono anche passate di moda!” “Non intendevo neppure quello!” “E allora cosa intendevi?” “Intendevo che sono uno che crede di poter arrivare alla mia meta!” “Ah, bello! Mi piacciono le persone che sanno cosa vogliono e ci mettono tutto per arrivarvi! Se non sono indiscreto, qual è la tua meta?” “Diventare un supereroe” “Ah… allora sei un pirla” “…” “…” “… sì, sono un pirla” “E non potevi dirlo subito?” “…” “…” “non mi era molto chiaro il significato di sogni” “E non potevi trovare una parola più adatta?” “…” “…” “… tipo?” “Beh, invece che “io credo nei sogni”, dire “io sono un pirla”” “…” “…”
E così perdi mezz’ora della tua vita per un’incomprensione che poteva benissimo essere evitata.
E’ nebuloso come termine. Sogni. Già cominci a vedere una strana foschia quando lo pronunci. Sogni, sogni, sogni, sogni, sogni, sogni, sogni, sogni, sogni. Già non vedi più niente. Aspetta un po’ che ti ritorni la vista. … … … … Ecco, va meglio? Bene.
Immaginiamo che esista solo la parola “sogno” per spiegare ciascuno dei suoi significati. La conversazione di prima diventerebbe più o meno così:
“Io credo nei sogni” “Anch’io! L’altro giorno ho sognato una cosa che è diventata realtà” “Ah, sì? Spero che presto succeda anche a me. Ti capita spesso di sognare?” “Beh… tutte le notti sogno” “Ah, e perché il giorno no?” “Tu sogni anche durante il giorno?” “No, sogno solo durante la notte” “Ecco” “Ma sogno anche durante il giorno” “Come?” “Non è poi che sogno, in realtà sogno” “Ma sogni o sogni?” “Sogno” “Ma sogni sogni o sogni sogni?” “Sogno sogno” “Io difficilmente sogno sogno… però la notte, come ti ho detto, sogno.” “no, no, io sogno sogno” “Io non ci riesco a sognare sognare… sono uno che con i sogni sogni ci va poco d’accordo” “Mi spiace” “Anche a me” “…” “…”
Il dialogo è un po’ più breve. Ciò che invece non va è il significato. Quando diciamo "sogno" sappiamo davvero cosa stiamo dicendo? Volta per volta. Contesto per contesto. Facciamo fatica. Questo è indubbio.
Esempio celebre: "Siamo della stessa materia di cui sono fatti i sogni. E le nostre vite sono in un breve sonno conchiuse." Se escludessimo il secondo periodo, quello dopo il punto, equipareremmo il Bardo a un illuso adolescente. Ma il secondo periodo, purtroppo per gli illusi adolescenti, c'è e ci dice che la vita è illusione, non che la vita è un "meraviglioso sogno ad occhi aperti". Ci dice che forse non esistiamo. Non che siamo "magici". Due significati così diversi. Una sola parola.
Una sola parola. Così enigmatica. Si presta così bene per le canzoni. Proprio per l'enigma che porta dentro. Ci si può leggere di tutto. Cosicché anche il più imbecille degli stupidi può essere visto come il più nobile dei pensatori. Se davvero esiste il più imbecille degli stupidi. Se davvero esiste il più nobile dei pensatori. Perché anche "il più imbecille degli stupidi" ha qualcosa da dire. Ma non sempre ne è capace. Questa parola forse esiste proprio per permettergli di dire quello che ha da dire, al di là di facili condanne e di facili qualunquismi.
Non voglio processare nessuno. Non sto portando avanti alcuna tesi. Sto solo pensando al gran caos di questa strana parola. Sogni. Che confusione. Sogni. Che enigma. Sogni. Sogni. Sogni… Già non vedi più niente.
 
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cosimomonari
view post Posted on 25/11/2012, 16:04




Scrivo qui di seguito il mio commento a un articolo del Corriere dove viene riportato l'ennesimo omicidio di un imprenditore ai danni di un ladro nel suo negozio, disarmato e in fuga. L'acidità è verso i commenti precedenti, così pieni di solidarietà verso l'imprenditore. Più che un sogno, è l'ìincubo dell'umanità quotidiana e qualunquista.
"Scrivo per riordinare le idee. Un uomo dovrebbe poter legalmente uccidere un altro uomo solo quando egli o i suoi cari sono in pericolo di vita. Non è questione di buonismo (parola troppo usata ultimamente per accusare anche la minima dose di umanità), ma di logica gerarchia di gravità dei crimini. L'uccisione di un uomo è evidentemente più grave di un furto. E' frustrante, è vero; pensando con la pancia può venire da dire che ha ragione. Ma lo Stato non ha e non può permettersi pensieri di pancia. Il ladro deve pagare per il suo furto, ma l'omicida deve pagare per l'omicidio. Troppo facile sentirsi vigilantes con la Verità in tasca. Chissà, magari quell'americano che ha ammazzato suo figlio di 15 anni perché l'ha scambiato per un ladro, la pensava come voi che sputate su questo sfregiato buonismo.
E' vero: la sovrappopolazione fa un attimo riflettere sul valore della vita umana; ma se la proprietà per voi è diventata più importante della vita, non sono gli altri a soffrire di buonismo, ma voi ad avere una forma acuta di "malvagismo".
Poi, chi è in pace con la propria coscienza e con le proprie virtù, non si disturbi a non dormirci la notte. "
 
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8 replies since 17/12/2009, 16:24   87 views
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